A2A ha stretto un importante accordo per la fornitura elettrica con Intesa Sanpaolo e la notizia fa molto bene alle quotazioni che scattano al rialzo. Tanto che in una seduta negativa come quella del 9 aprile in cui solo 12 azioni su 40 hanno chiuso in territorio negativo, A2A ha resistito alle pressioni ribassiste.
Il titolo di A2A registra un aumento da attribuire all’accordo stipulato con Intesa Sanpaolo, che prevede la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili alla banca guidata da Carlo Messina. Secondo l’accordo, A2A, i cui principali azionisti sono i comuni di Milano e Brescia, garantirà circa il 10% del fabbisogno energetico annuale di Intesa Sanpaolo in Italia. Questa fornitura sarà sostenuta da due nuovi impianti fotovoltaici in Sicilia, che produrranno circa 30 gigawattora e saranno operativi entro il 2024. L’accordo ha una durata decennale.
A2A ha reso note le stime del consensus degli analisti per l’esercizio 2024, aggiornate all’8 aprile 2024. Secondo queste stime, la società dovrebbe registrare un EBITDA reported di 2,01 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 1,97 miliardi dell’anno precedente. Il risultato operativo reported è previsto a 1,04 miliardi di euro, mentre l’utile netto adjusted dovrebbe raggiungere i 587 milioni di euro. L’indebitamento netto alla fine del 2024 è stimato a 6,21 miliardi di euro, rispetto ai 4,68 miliardi all’inizio dell’anno, mentre gli investimenti totali per l’intero esercizio sono previsti oltre 1,44 miliardi di euro.
In particolare, gli analisti di Banca Akros ritengono che l’operazione di A2A sia coerente con la sua strategia di vendere energia elettrica tramite Power Purchase Agreement a lungo termine. Di conseguenza, hanno confermato il rating neutral sul titolo e il target price di 2 euro. Nel 2023, A2A ha registrato un aumento significativo dell’EBITDA del 32% e del risultato operativo netto del 49%. Il nuovo piano industriale prevede investimenti considerevoli di 16 miliardi nelle attività legate alla transizione energetica e di 6 miliardi nell’economia circolare entro il 2035.
La tendenza in corso è ribassista, ma il supporto in area 1,616 € sta reggendo molto bene alle pressioni degli orsi. Una chiusura settimanale sotto questo livello potrebbe favorire un’accelerazione al ribasso secondo lo scenario mostrato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il controllo nel caso di una chiusura settimanale superiore a 1,7235 €.
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