In tema di titoli di Stato l’attenzione cade spesso e volentieri sulle obbligazioni emesse dal Dipartimento del Tesoro del MEF. Il deciso rialzo dei rendimenti di BOT e BTP, oltre all’emissione di alcuni bond retail molto azzeccati, hanno rispolverato l’attenzione dell’investitore su questo versante.
Tuttavia, il mondo dei sovereign bond, cioè dei titoli sovrani, è frastagliato per durata, valuta di denominazione, rating emittente, rendimenti offerti, etc. Prendiamo il caso della Svizzera, per esempio, Stato a noi molto familiare con cui condividiamo un lungo tratto di confine al Nord. Ora, quanto rende un titolo di Stato a 10 anni svizzero e quali sono i rischi e le opportunità di questi titoli?
Si fa presto a parlare di rendimenti se prima non si considerano le variabili che sono alla base della sua determinazione. Da cosa dipende l’entità della cedola, ossia degli interessi offerti da un debitore sul suo debito emesso? Tra le principali citiamo la durata complessiva (scadenze più lunghe esigono premi maggiori) e il rating. Con tale espressione ci si riferisce al merito di credito attribuito dal mercato a un dato emittente, privato o sovrano che sia.
Bene, ora c’è che il rating del Paese elvetico è uno dei più forti non solo nel Vecchio Continente, ma nel Mondo intero. Al momento esso è pari a:
Se queste sono le premesse non è difficile comprendere che i rendimenti esitati dalle obbligazioni sovrane svizzere siano abbastanza tirati. A seconda della durata residua, l’attuale curva dei rendimenti dei bond elvetici dice che essi sono pari a:
La forza dell’emittente diviene quindi un indubbio vantaggio del sottostante, che tradotto vuol dire assicurarsi un bond molto sicuro in portafoglio, anche sulle lunghe scadenze. Tutto questo però ha un prezzo in termini di rendimenti, considerato che ad esempio quelli italiani rendono di più a parità di tempo. Il decennale italiano stamane rende il 3,827%, ma sconta un rating Paese inferiore a quello dello Stato a noi confinante.
Ancora, un altro aspetto da considerare riguarda il cambio, poiché i bond elvetici emessi in franchi svizzeri. In sostanza, dal tempo dell’acquisto a quello della scadenza o rivendita anticipata del bond può avvenire che il franco si apprezzi o deprezzi contro l’euro. Ne deriva che a fine investimento si avrebbe un guadagno extra da cambio nel primo caso, una perdita nel secondo.
Nel 2024, il trattamento di pensione minima in Italia è fissato a 598,61 euro. Tuttavia,…
Secondo la nutrizionista, non tutti gli alimenti sono adatti a essere conservati in freezer a…
Il dibattito sulla frequenza ideale di lavaggio dei capelli sembra finalmente trovare una risposta chiara…
La truffa legata al Superbonus ha messo in luce una problematica molto seria relativa alla…
Agosto si preannuncia un mese di novità per i pensionati italiani, con alcuni che vedranno…
Il Governo Meloni ha recentemente annunciato un'importante novità nel panorama delle politiche sociali italiane, estendendo…