Arriva sul mercato una nuova obbligazione di Unicredit con scadenza febbraio 2037. Analizziamo le caratteristiche, i rendimenti e i rischi di questo bond che per 3 anni promette una cedola del 7,7%.
Una nuova obbligazione Unicredit è approdata sul mercato retail, ovvero quello dedicato ai piccoli risparmiatori privati. Il nuovo bond, con scadenza a febbraio 2037 e codice ISIN IT0005583643, emerge come una alternativa ai titoli di Stato, in particolare ai BTP. Però, con un tasso fisso iniziale allettante e la transizione a un tasso variabile, questa obbligazione promette di essere uno strumento di investimento complesso da valutare. Attraverso questo articolo, ci proponiamo di fornire al lettore alcuni strumenti di lettura per valutare le opportunità e i rischi associati a questo titolo obbligazionario.
Arriva per i risparmiatori l’ultima obbligazione di Unicredit, ecco come funziona
L’obbligazione Unicredit si distingue per un tasso misto. Inizialmente offrirà un rendimento fisso del 7,70%, un cedolone anche per gli attuali tassi di interesse ai massimi degli ultimi 10 anni. Purtroppo, questa cedola non potrà essere goduta per tutta la durata dell’obbligazione. Infatti, il bond stabilisce che la cedola fissa del 7,7% sia pagata a febbraio di ogni anno ma fino al febbraio 2027. Dal febbraio 2028 la cedola fissa si trasformerà in variabile legata all’Euribor a 3 mesi.
Quindi la struttura del bond prevederebbe il pagamento di una cedola fissa del 7,7% per i primi tre anni e il pagamento di una cedola variabile legata al tasso Euribor a 3 mesi per i successivi 10 anni, ovvero dal 2028 al 2037. Taglio nominale minimo di acquisto del bond sul mercato MOT di Borsa italiana è di 10.000 euro.
Benefici e svantaggi dell’investimento in questa obbligazione
Per l’investitore, il vantaggio principale è il tasso fisso iniziale elevato, che in un contesto di tassi più bassi, rappresenta un’opportunità di rendimento sicuro e attraente. Tuttavia, il passaggio a un tasso variabile introduce un elemento di incertezza, poiché le fluttuazioni dell’Euribor potrebbero influenzare negativamente il rendimento futuro. Le analisi sono concordi nel ritenere che nei prossimi anni si andrà verso un calo dei tassi; quindi, dal terzo anno si potrebbe assistere a una decisa riduzione della cedola
Inoltre, l’investimento in obbligazioni comporta sempre un rischio di credito, legato alla solvibilità dell’emittente, in questo caso Unicredit. La banca italiana ha una forte solidità patrimoniale, ma rimane sempre una banca privata. Non scordiamo che nel 2008 fallì Lehman Brothers, una delle maggiori banche al mondo. In caso di crisi della banca gli obbligazionisti rischierebbero di perdere parte o tutto il capitale investito.
Avvertenze finali
In conclusione, l’obbligazione Unicredit si caratterizza per un investimento a lungo termine con un rendimento iniziale garantito. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente il proprio profilo di rischio e le prospettive economiche future prima di procedere all’acquisto. Questo articolo vuole essere puramente informativo. Prima di ogni investimento, si invita a leggere il Prospetto di base e relativi supplementi e le condizioni economiche disponibili sul sito di Unicredit.