Sul reddito fisso, i buoni fruttiferi postali (BFP) sono da sempre tra i prodotti più graditi dagli investitori restii al rischio. Tradotto, tra chi antepone (tra i criteri di ricerca) la certezza del capitale e vuole sapere in anticipo quale sarà il rendimento nel corso del tempo.
L’emittente CDP, Cassa Depositi e Prestiti, plasma nel tempo la sua offerta tanto in termini di soluzioni che di condizioni. Ora, tra i vari titoli disponibili in sottoscrizione c’è anche il buono Rinnova. Vediamo quanto rende il buono postale a 6 anni dedicato a chi rimborsa uno o più buoni fruttiferi scaduti.
Come anticipato, il titolo dura 6 anni, al termine dei quali inizia a decorrere il periodo di prescrizione. Il prodotto riconosce un rendimento fisso al termine del 3° e 6° anno dalla data di sottoscrizione. Cioè gli interessi maturano da subito e fino al termine, ma vengono pagati solo al termine dei due step triennali.
Sono emessi alla pari (il 100% del valore nominale sottoscritto) su base giornaliera e possono essere intestati solo a persone fisiche. CDP ne ammette la cointestazione fino a un massimo di 4 persone, tutte maggiorenni. Ancora, non hanno costi di gestione, tranne gli oneri fiscali. La ritenuta sugli interessi è al 12,50% mentre l’imposta di bollo si applica nei modi, tempi e forme previste dalla Legge.
Il taglio minimo è di 50 € e relativi multipli, fino a un massimo di 1 milione di € in un solo giorno. È possibile sottoscriverli tanto fisicamente, presso l’ufficio postale, quanto in remoto, da web o app, se abilitati all’operatività online.
Il Foglio Informativo del buono indica anche quali sono i Requisiti Soggettivi e Oggettivi per la sua sottoscrizione. Essa è riservata a chi, intestatari o cointestatari, rimborsino uno o più BFP cartacei o dematerializzati scaduti e non prescritti. Il rimborso deve essere avvenuto a partire dal 1° agosto 2023 fino a quando il titolo sarà disponibile per la sottoscrizione. Nel perimetro dei BFP scaduti non rientrano i buoni dedicati ai minori e i buoni 4 anni risparmiosemplice.
Quanto ai buoni cartacei emessi prima del 1° gennaio 2009, l’acquisto del Rinnova è consentito solo all’intestatario o cointestatario che è presente all’atto del rimborso.
Se in linea con i requisiti oggettivi e soggettivi, l’acquisto del Rinnova è ammessa nell’arco di una sola giornata. Eventuali ulteriori sottoscrizioni potranno avvenire solo in occasione di successivi rimborsi di BFP scaduti e non prescritti, effettuati nei termini di disponibilità del Rinnova.
Gli interessi del buono sono calcolati su base annua in regime di capitalizzazione composta e non sono corrisposti prima che siano trascorsi 3 anni dall’acquisto. Invece gli interessi maturati nel corso del 2° triennio vengono liquidati al termine del 6° anno. A naturale scadenza, infine, diventano infruttiferi, cioè non producono più interessi.
Veniamo quali sono le condizioni economiche. Il tasso nominale annuo lordo dal 1° al 3° anno di possesso del Buono Rinnova è dell’1,75%. Passa al 3,26% per il periodo di possesso dal 4° al 6° anno di vita del titolo. Pertanto, il tasso effettivo annuo al compimento del 3° e 6° anno di possesso del buono è pari a:
Il coefficiente lordo e netto per la determinazione dei rispettivi montanti è pari a 1,15969342 e 1,13973174.
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