In una delle tante poesie, Leopardi prova nostalgia per le epoche in cui gli antichi attribuivano ai boschi capacità sovrannaturali. Li ritenevano abitati da divinità, spiriti, creature misteriose. “Vivevano i boschi un dì”, riassumeva.
La poesia si chiama “La primavera, o delle favole antiche” ed è uno dei manifesti degli amanti della natura. Ma a visitare la Sardegna potremmo giurare che esistono ancora creature portentose paragonabili alla mitologia. Una di queste è un vero e proprio monumento nazionale, ed è l’olivastro di Luras. I suoi dati sono semplicemente sconvolgenti. L’albero più vecchio d’Italia si trova in Sardegna ed ecco la sua storia.
Un portento in splendida forma
Ci troviamo a Luras, nell’entro terra gallurese. In un parco appositamente dedicato, trova dimora da quasi 3.500 anni la creatura vivente più grande d’Italia. Stabilire l’età precisa è impossibile, ma la stima può sbagliare di qualche secolo (per l’albero in fin dei conti è poco). Il suo nome è “s’ozzastru”, ovvero il patriarca. E sembra godere di ottima forma, oltre che di una rinata predilezione turistica. La circonferenza misura quasi 11 metri, e l’altezza 14. Se poi ci chiediamo quanto misura la sua chioma, il dato diventa epico: 21 metri.
Molti potrebbero chiedersi cosa differenza un olivo da un olivastro; quest’ultimo è selvatico, cioè non coltivato. Questo aspetto porta una conseguenza sulla dimensione delle olive, più piccole, e sulla forma della foglia, che sono più ottuse. Se da un lato gli olivastri piccoli potrebbero apparire come arbusti di piccole dimensioni in mezzo alla natura, nel corso del tempo crescono in forma massiccia. Fino a diventare, potenzialmente, colossali.
A Luras l’olivastro più famoso del Mondo ha trovato un ambiente ideale per la crescita. E l’uomo, in tutto questo, non è mai intervenuto. La terra evidentemente nutriente, ed il tempo, hanno creato un gigante alto quanto una palazzina di 3 piani. Ha persino rappresentato l’Italia nel contest europeo di albero dell’anno 2024, arrivando peraltro terzo classificato. Il nome ufficiale era lo European Tree Contest, e si è chiuso da pochi giorni. Ma al di là della competizione, il cui fine è filosofico e divulgativo, l’olivastro di Luras è un vero e proprio pezzo di storia del nostro Paese, di cui raccomandiamo la visita. Il progetto, negli anni a venire, è quello di creare cinture di vegetazione protettive per scongiurare qualsiasi rischio di danneggiamento, come quello rappresentato dagli incendi.
L’albero più vecchio d’Italia si trova in Sardegna ed ecco la sua storia
Se la foglia d’ulivo è uno dei simboli della Repubblica italiana, non è per caso. Rappresenta un albero sempreverde ed estremamente longevo. Un augurio per il Paese di saggezza ma anche di vitalità. Stupisce pensare a come era la società quando S’ozzastru piantò le sue radici. Roma non esisteva, gli uomini a malapena conoscevano le forme di società stanziali. Non esisteva quasi alcuna forma di diritto, oppure di progresso medico. È bello pensare che S’ozzastru sia felice di come sia proceduto il Mondo.