La scorsa settimana ha visto i mercati finanziari attraversare un periodo di volatilità, con l’attenzione degli investitori focalizzata sull’inflazione negli Stati Uniti e sulla riunione della Banca Centrale Europea (BCE).
I dati sull’inflazione è l’impatto sui mercati azionari
Mentre i dati sull’inflazione americana sono stati superiori alle aspettative, alimentando le speculazioni sui tagli dei tassi della Fed, la BCE sembra confermare l’attesa di un primo taglio dei tassi nel meeting del 6 giugno. Mark Haefele di UBS Global Wealth Management nota che la recente forza dei dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro renderà difficile per la Fed tagliare i tassi fino a settembre, ma il quadro rimane comunque positivo per le obbligazioni e le azioni di qualità.
La settimana ha anche visto l’inizio della stagione degli utili a Wall Street, con i risultati del primo trimestre di alcune importanti banche statunitensi. Tuttavia, le performance di mercato sono state variegate: nessuna delle principali borse europee è riuscita a chiudere in territorio positivo, con il FTSE MIB italiano in calo dello 0,7%.
Quali sono state le migliori e le peggiori azioni della settimana?
Tra le aziende italiane, Saipem si è distinta come la regina dei rialzi della settimana, con un saldo settimanale dell’8,2%. Le indicazioni positive degli analisti e le previsioni per il primo trimestre hanno alimentato l’ottimismo sul titolo, con JPMorgan che ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo per Saipem. Dall’inizio dell’anno, il titolo Saipem è salito di oltre il 64%, con un prezzo obiettivo medio di 2,57 euro.
D’altra parte, Iveco e Leonardo hanno registrato una delle peggiori performance settimanali sul FTSE MIB, con flessioni rispettivamente del 9,8% e del 4,9%. Entrambi i titoli hanno subito una brusca caduta dopo un report di Goldman Sachs dedicato al settore europeo della difesa, che ha sollevato preoccupazioni sulle valutazioni e sui rischi potenziali a lungo termine.
Ribasso sempre più probabile sul Ftse Mib? Le indicazioni dell’analisi grafica
Dopo dieci settimane consecutive al rialzo, il Ftse Mib chiude la seconda settimana consecutiva al ribasso. Un evento che non si vedeva dall’ottobre 2023. Per cui anche se la tendenza in corso rimane ancora rialzista, è evidente, però, che qualcosa sta cambiando.
Dal punto di vista dei livelli di prezzo uno spartiacque passa per area 32.220. Una chiusura settimanale del Ftse Mib Future sotto questo livello potrebbe portare a una brusca accelerazione ribassista. Viceversa, il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario mostrato in figura.
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