Prima una indennità e poi la pensione. E se questa indennità dura due anni ecco che c’è la concreta possibilità di lasciare il lavoro prima del previsto. La soluzione, per esempio, è di chi ha 65 anni di età e deve aspettare i 67 anni di età. Ma anche di chi deve completare i 20 anni di versamenti e gli mancano 2 anni ai fatidici 20 anni che servono.
O ancora, chi si trova a 2 anni dai 41 anni di contributi come precoci o dai 42,10 delle pensioni anticipate ordinarie. Prendere la NASPI prima di andare in pensione è una soluzione valida. Sia perché i disoccupati hanno alcune misure di pensionamento lodo dedicate e sia perché con l’indennità si matura la contribuzione figurativa. Che ricordiamo, è valida sia per il calcolo della prestazione che per maturare il diritto alla pensione.
Si può andare in pensione diversi anni prima, anche se prima bisogna passare dalla NASPI. La Quota 41 per i precoci, per esempio, prevede che un disoccupato dopo che ha percepito la NASPI per intero (e l’indennità può durare anche 2 anni), dopo tre mesi dall’ultimo rateo di indennità per disoccupati può andare in pensione. E senza alcun vincolo anagrafico. Basta un anno di contributi versato prima dei 19 anni di età, 35 anni di contribuzione effettiva e 41 anni di versamenti totali. Sempre per chi ha preso tutta la NASPI, ma senza i tre mesi di attesa, c’è l’APE sociale. In questo caso bisogna aver raggiunto quantomeno i 63 anni e mezzo di età e aver maturato una carriera di almeno 30 anni di contributi. Sia per raggiungere i 41 anni di versamenti che i 30 dell’APE sociale, i due anni ultimi passati in NASPI e coperti dai figurativi, valgono per raggiungere le soglie. L’unico vincolo sono i 35 anni effettivi che servono per la Quota 41 precoci, perché non devono essere considerati nei 35 i figurativi da disoccupazione o da malattia.
Ricapitolando, ci sono misure che favoriscono il pensionamento anticipato dei lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro. Va detto però che passare due anni di NASPI garantisce la relativa contribuzione figurativa. Che può essere utile anche per tante altre misure di pensionamento. Per esempio, un contribuente che a 65 anni perde il lavoro, e si trova con 65 anni di età e 18 anni di contributi, può, grazie alla NASPI, attendere il raggiungimento dei 67 anni di età. Ed a questa età si troverebbe con i suoi contributi utili alla pensione che da 18 anni passerebbero a 20 anni, ovvero con soglia raggiunta per la sua pensione di vecchiaia ordinaria.
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