Al termina della scorsa settimana di contrattazioni, le quotazioni di Mediobanca si sono distinte per la loro ridotta volatilità. Quali implicazioni potrebbe avere questo comportamento? Quale è la view degli analisti?
Le raccomandazioni degli analisti su Mediobanca
Nell’ultimo mese due importanti banche hanno espresso un giudizio su Mediobanca, stiamo parlando di Morgan Stanley e UBS.
Morgan Stanley ha iniziato la copertura di Mediobanca con una raccomandazione ‘Overweight’ e un target price di 16,4 € per azione, indicando un potenziale di crescita significativo rispetto al prezzo attuale di 13,395 €. La banca è considerata la più resiliente tra le banche italiane rispetto agli ostacoli sul net interest income e in grado di offrire una diversificazione dei ricavi in un ambiente di tassi neutrali. Secondo Morgan Stanley, Mediobanca potrebbe generare circa 670 punti base di capitale nel periodo 2024-2026, con un rendimento del free cash flow cumulato intorno al 30%.
Anche UBS ha migliorato la raccomandazione sul titolo a “Buy” e alzato il target price a 14,1 € per azione. Questo upgrade è motivato dal focus sull’attività di wealth management, dal profilo difensivo del net interest income e dai potenziali rendimenti di capitale. Nel frattempo, la vendita dello 0,12% di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, è avvenuta per mantenere la quota sotto il 20% e evitare di superare tale soglia a causa del buyback.
Considerando, invece, la media di tutte le raccomandazioni degli ultimi tre mesi otteniamo una raccomandazione media neutral con un prezzo obiettivo medio in linea con le attuali quotazioni.
Le azioni meno volatili della settimana scorsa: le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Mediobanca
Situazione molto incerta per le azioni Mediobanca. Da un lato, infatti, vediamo come le quotazioni stiano sbattendo contro la forte area di resistenza a 13,773 € oltre la quale il rialzo si potrebbe sviluppare secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata. Dall’altro solo una chiusura settimanale inferiore a 13,249 € potrebbe favorire un’inversione ribassista rafforzando lo scenario indicato in figura dalla linea continua.
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