Limitare il traffico e la congestione dovuta ai troppi veicoli in circolazione e limitare l’inquinamento ambientale. E magari anche fare cassa, costringendo chi usa l’auto a pagare un gettito supplementare. Saranno probabilmente queste le motivazioni che pare stiano spingendo le autorità Svizzere a valutare di inserire una nuova tassa da versare ogni qualvolta si passa il confine con il proprio veicolo.
Il fatto che ci siano tantissimi italiani che sconfinano con cadenza regolare anche per lavoro (i cosiddetti frontalieri), sta destando preoccupazione anche da noi. Anche se la notizia non riguarda il Governo Italiano ma quello elvetico. E come vedremo adesso, la novità rischia di essere penalizzante soprattutto per molti nostri concittadini.
Ecco cosa stanno pensando di fare le autorità svizzere
Presto una nuova tassa per chi entra in Svizzera con un veicolo a motore. Una specie di imposta di ingresso per chi ogni giorno sconfina e congestiona il traffico di frontiera in maniera esponenziale. Perché la nuova iniziativa svizzera che riguarda questa nuova tassa che graverebbe anche su molti italiani, mira a contenere proprio la congestione del traffico dovuta ai tanti frontalieri. Tanto è vero che per evitare il rischio di rendere la Svizzera meno attrattiva per i turisti, si pensa ad una regola di salvaguardia. Alla luce di una nuova tassa da versare solo per entrare in Svizzera, inevitabile che si faccia riferimento anche a questioni turistiche. Ecco, quindi, che si pensa a bonificare la tassa per chi entra in Svizzera temporaneamente per questioni legate al turismo. Ed ecco che la novità che parte da questa nuova iniziativa svizzera rischia di colpire i lavoratori frontalieri. Che potrebbero essere assoggettati ad una tassa in più da versare ogni qualvolta sconfinano.
Presto una nuova tassa per chi entra in un Paese limitrofo con la propria auto, ecco la novità
Per favorire strumenti di viaggio diversi, che vanno dai normali mezzi di trasporto pubblico al Car Sharing, ecco che la Svizzera pensa al disincentivo ad utilizzare l’auto. Come detto in premessa, anche la questione ambientale sembra essere dietro questa iniziativa. Che non è ancora attiva naturalmente. E che andrà limata e regolamentata a dovere per evitare problematiche diverse e danni all’economia svizzera, come abbiamo detto prima per il turismo. Fatto sta che preso molti italiani che per questioni di lavoro ogni giorno vanno in Svizzera, potrebbero essere colpiti da una nuova imposta.