La pensione di vecchiaia è una prestazione che può sembrare semplice da percepire arrivati alla giusta età anagrafica. Si tratta della pensione ordinaria, vero pilastro del sistema. Quella che prima della riforma Fornero si centrava con 60 anni di età per le donne e 65 anni per gli uomini.
Una prestazione che nel tempo è stata adeguata come età alle aspettative di vita della popolazione e quindi è arrivata a 67 anni nel 2024. A prescindere dal lavoro svolto, a prescindere dal genere e senza grandi differenze tra i vari contribuenti e lavoratori. Bisogna però capire come fare per prepararsi per tempo ad andare in pensione, visto che ridursi agli ultimi giorni prima di compiere la giusta età, porta spesso a sorprese che potrebbero essere evitate.
Andrà in pensione nel 2024 chi compie 67 anni di età ma solo calcolando le giuste settimane di contribuzione
Per andare in pensione nel 2024 con la quiescenza di vecchiaia gli interessati devono avere i seguenti requisiti:
- aver compiuto 67 anni di età;
- avere almeno 20 anni di contributi cioè 1.040 settimane di contribuzione.
Il fatto che servono necessariamente 1040 settimane di contributi è l’ostacolo più grande da superare. Grazie all’estratto conto contributivo è facile risalire alla giusta carriera contributiva e verificare se è utile o meno a soddisfare il vincolo di queste 1040 settimane. In genere nell’estratto conto i periodi di lavoro sono espressi proprio in settimane e non in mesi o anni. Ogni anno pieno di contributi vale 52 settimane. Naturalmente, bisogna verificare se il minimale contributivo per ogni anno è stato soddisfatto. Perché a volte capita che pur se presenti 52 settimane di contribuzione, non arrivando alla soglia del minimale, queste 52 settimane non valgono tutte per la pensione.
Pensione di vecchiaia anche senza i 20 anni di versamenti, ecco perché
Bisogna capire bene se il contribuente ha maturato le 1040 settimane. Perché, se sono di meno a 67 anni, può essere complicato andare in pensione. A dire il vero ci sono soluzioni alternative per andarci lo stesso anche senza queste settimane piene di contributi. Perché andrà in pensione nel 2024 anche chi si trova privo delle 1040 settimane, ma solo a determinate condizioni. Sempre a 67 anni di età, infatti, possono bastare pure 780 settimane, cioè 15 anni di versamenti. Però solo se il contribuente rientra nelle seguenti caratteristiche:
- avere 780 settimane di contributi versati già alla data del 31 dicembre 1992;
- avere ottenuto l’autorizzazione a proseguire con i versamenti volontari prima del 31 dicembre 1992;
- essere in possesso di almeno 10 anni di versamenti non coperti interamente da 52 settimane di contribuzione ed aver versato il primo contributo almeno 25 anni prima.