In pensione nel 2025 con una nuova quota, una nuova pensione al posto di Quota 103 ma non solo. La via che il Governo pare abbia intrapreso è esattamente questa, cioè, sostituire l’attuale Quota 103 con una nuova misura a Quota.
Seguendo lo stesso percorso di quanto fatto in passato, ovvero passando ad una Quota più alta che tradotto in termini pratici, significa un peggioramento dei requisiti. Pertanto, una nuova Quota 104 nel 2025, ecco la novità. Ma cosa cambierebbe davvero? La speranza è che si dia un po’ di flessibilità alla misura, aumentando le eventuali combinazioni utili a percepire questo strumento pensionistico che altrimenti rischia di essere sempre più ridotto come platea dei beneficiari.
Nuova Quota 104 nel 2025: ecco come funzionerebbe la misura per la pensione anticipata
Andare in pensione nel 2025 sarà probabilmente più complicato anche con delle misure di pensionamento anticipato come quelle dei quotisti. Infatti, tutto è cominciato con Quota 100 nel 2019. Misura che permetteva l’uscita dal lavoro con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Poi si è passati a Quota 102, a partire dal 2022. Per un anno esatto la misura per i quotisti ha concesso il pensionamento a partire dai 64 anni di età con 38 anni di contributi.
Infine, la Quota 103, valida anche adesso, con 62 anni di età e 41 anni di contributi. Dopo due anni di utilizzo la misura potrebbe già essere cestinata e cambiata. Infatti, ecco che il Governo pare intenzionato a cancellare la Quota 103 mettendo sul tavolo la nuova Quota 104 nel 2025. Una misura che potrebbe sostituire anche l’APE sociale e Opzione Donna, altre due misure non strutturali, sperimentali ed a scadenza il 31 dicembre 2023.
Cosa è possibile fare con la nuova Quota 104
Con la nuova Quota 104 nel 2025, ecco che sulla carta dovrebbe salire di un altro anno l’età pensionabile. Dai 62 anni di oggi per la Quota 103 si passerebbe così ai 63 anni della nuova Quota 104 nel 2025. Naturalmente molti sarebbero gli esclusi, perché si tratta di soggetti che oggi hanno 61 anni di età e contavano di arrivare ai 62 nel 2025 sfruttando l’eventuale proroga di Quota 103. Continua pertanto il trend negativo di queste misure, con dietro all’orizzonte anche il fatto che probabilmente verranno fermate, per questioni di conti pubblici, le altre misure in deroga già citate.
La speranza è che alla fine venga data per buona anche la combinazione di 64 anni di età e 40 di contributi, se non addirittura di 65 anni di età e 39 di contributi. Solo in questo modo la nuova Quota 104 nel 2025, grazie ad una maggiore flessibilità verrebbe addolcita. Al momento queste sono solo ipotesi, come ipotetica è ancora la Quota 104. Presto però con la riapertura delle trattative sulla riforma delle pensioni, tutto potrebbe chiarirsi.