Il turismo nasce già ai tempi della Roma antica e viaggiare era un’attività molto comune, soprattutto tra le classi più abbienti. Ovviamente si tratta di un tipo di turismo diverso da quello a cui siamo abituati oggi. Ti sei mai chiesto quali erano le mete preferite all’epoca di Giulio Cesare?
Il viaggio è un’attività che esiste da sempre ma che nel corso del tempo ha cambiato modalità, obiettivi e preferenze. Come probabilmente già sai, i romani vivevano le loro vite distinguendo tra otium e negotium. Il primo, era il tempo del riposo, mentre il secondo quello del lavoro. Era proprio durante l’otium che i romani erano soliti allontanarsi dal caos cittadino per recarsi altrove. Sono passati moltissimi secoli, ma le abitudini dei romani non si discostano molto da quelle dei giorni nostri. Per tutti noi, è molto importante avere del tempo da dedicare al riposo, soprattutto per viaggiare e staccare la spina. Oggi ti sveleremo le abitudini dei romani da vacanzieri, ma soprattutto le location più gettonate.
I romani erano irresistibilmente attratti dall’idea di conoscere luoghi lontani. Tra il II e il III secolo, iniziano a circolare racconti che narrano di terre esotiche come l’Asia Minore, le isole greche e terre africane. I romani che si recavano in Grecia erano soliti visitare Delfi, Corinto, Sparta e Olimpia. Tra le città d’arte era molto gettonata Rodi per via dei resti del famoso Colosso. L’Egitto era un’altra meta molto apprezzata dai romani, incuriositi dalla scrittura con i geroglifici e dai riti religiosi così diversi dai loro. Tra le mete prescelte c’erano Luxor e i Colossi di Memnone nella necropoli di Tebe.
Dove andavano in vacanza gli antichi romani quando non volevano allontanarsi troppo? Con l’arrivo della bella stagione, i romani delle classi sociali più elevate coglievano l’occasione per fare lunghe passeggiate nella natura, ma non solo. Tra le abitudini più comuni c’erano le giornate alle terme e fare stupende gite in barca.
Devi sapere che tra le mete predilette degli antichi romani c’era il Golfo di Napoli, zona ricchissima di veri e propri paradisi terrestri. I luoghi più frequentati erano Pompei ed Ercolano che, prima del disastro del Vesuvio, erano città a dir poco favolose. Ancora oggi queste 2 città sono visitate da milioni turisti italiani e stranieri. Non è tutto, erano molto apprezzate anche Stabia e Torre Annunziata (un tempo chiamata Oplontis).
Proprio come si usa ancora oggi, chi poteva permetterselo faceva ergere delle case per le vacanze. Nel Golfo di Napoli c’erano strutture che oggi potremmo definire come “resort”, ovvero delle ville con dipinti, mosaici e affreschi dotati di terme e piscine. Gli scavi archeologici di Stabia hanno portato alla luce numerose ville rustiche e d’otium, come Villa Arianna, Villa San Marco, Villa Carmiano e Villa Medici.
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