Giorgio Panariello ha raccontato un drammatico retroscena della sua infanzia che, però, lo ha spinto a cercare il successo con tutte le sue forze.
C’è una vecchia diceria sui comici: sono così allegri sul palcoscenico perché nella vita privata hanno dovuto affrontare grandi dolori. Anche se non può essere assunta come una regola generale, a volte questa diceria corrisponde assolutamente a verità.
È il caso di Giorgio Panariello, comico dalla carriera scoppiettante che da decenni calca il palcoscenico portando in scena personaggi memorabili. Legato a doppio filo a Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, Panariello condurrà il prossimo festival di Sanremo proprio al fianco dei due amici di sempre, ma forse i telespettatori lo guarderanno con occhi diversi dopo aver scoperto la drammatica verità sui primi anni della sua via. Il comico li ha svelati nel corso della sua partecipazione a Basement, il podcast che Gianluca Gazzoli conduce ormai da diversi anni e che è attualmente ospitato su YouTube.
I primi anni della vita di una persona sono fondamentali per costruire il suo carattere e anche per determinare molte delle scelte che si troverà a fare nel corso della vita adulta, ed è esattamente quello che è accaduto a Giorgio Panariello, il quale fortunatamente ha saputo sfruttare in maniera positiva una scoperta drammatica che ha profondamente influito sulla sua infanzia.
Il comico ha ammesso senza problemi di non aver mai conosciuto suo padre e di non sapere nemmeno chi sia. Sua madre era rimasta incinta per un “incidente di percorso” e suo padre, evidentemente, non ha mai voluto occuparsi di lui preferendo sparire completamente.
Purtroppo la madre di Giorgio Panariello non è riuscita a prendersi cura del figlio: “Mia madre c’era, ma non c’era con la testa, per lei ero un incidente di percorso.”, ha spiegato il comico, lasciando intendere che sua madre non riusciva a badare ad un figlio che in realtà non aveva mai desiderato.
Per questo motivo Giorgio viene cresciuto dai nonni, cioè dai genitori della madre, che decidono di comportarsi con lui come se fossero i suoi veri genitori. Nei primi anni della sua vita il bambino non si rende conto della verità e cresce in maniera perfettamente normale. Solo negli anni della scuola le battute dei suoi compagni sull’età così avanzata dei suoi genitori lo costringono a riflettere sulla situazione.
“Mi sentivo gli occhi addosso in qualche modo, anche quando venivano i miei zii a casa mi guardavano in maniera strana. Sentivo che c’era qualcosa che non andava” ha spiegato Panariello che poi, mettendo assieme piccoli indizi nel corso del tempo, alla fine ha scoperto la verità sulla sua storia.
“Penso che questo fatto di volersi mettere in mostra e di voler dare un valore al mio nome era per dare valore a chi ero, un valore che io pensavo di non avere” ha affermato il comico, che quindi ha visto proprio nella sua difficile storia personale una spinta importante verso la ricerca del successo.
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