Fai molta attenzione alle offerte di lavoro che potrebbero capitarti su WhatsApp. Oltre al danno, anche la beffa: come riconoscere il pericolo.
Negli ultimi anni sono aumentate a dismisura i rischi legati alla comunicazione online. Nel dettaglio, specialmente in Italia, abbiamo visto un aumento vertiginoso delle truffe per phishing. Grazie a queste i cyber-criminali sono pronti ad ingannare gli utenti più ignari spacciandosi per istituti autorevoli o per noti brand del mondo della moda. Purtroppo, seppur sia aumentata la sensibilizzazione sul caldo tema, sono ancora tantissimi coloro che ci cascano.
Adesso però gli hacker hanno trovato un modo più diretto per attaccare. Infatti sembra proprio che nelle ultime ore i cyber-criminali siano pronti ad attaccare direttamente su WhatsApp. Ad oggi sono tantissimi gli utenti della penisola che utilizzano il servizio di messaggistica istantanea di Meta. Proprio questo potrebbe essere il mezzo principale dell’ultimo raggiro degli hacker che adesso addirittura arrivano a proporre offerte di lavoro. Fortunatamente riconoscere il pericolo è più semplice del previsto.
Negli ultimi tempi, molte persone hanno ricevuto messaggi su WhatsApp da presunti reclutatori che promettono opportunità di lavoro online, con guadagni giornalieri fino a 500 euro. Tuttavia, dietro queste offerte allettanti potrebbe nascondersi una truffa ben organizzata. I truffatori utilizzano numeri internazionali, spesso con prefissi come +27, tipici del Sud Africa, per inviare questi inviti. Questo già dovrebbe sollevare dei sospetti sulla legittimità dell’offerta.
Una volta che l’utente risponde, i truffatori forniscono una descrizione vaga del lavoro e chiedono di aprire un portafoglio di criptovalute. Inizialmente le attività assegnate sono semplici e alcuni utenti ricevono anche i primi pagamenti, il che può far sembrare l’operazione legittima. Subito dopo però la truffa si complica quando viene chiesto di trasferire denaro dal portafoglio di criptovalute a un altro conto, promettendo un ritorno economico superiore all’importo inviato. In alcuni casi, le vittime aggiungono fondi propri, ricevendo in cambio una somma maggiore.
Dopo aver inviato importi significativi, i contatti cessano i pagamenti e chiedono ulteriori versamenti per “sbloccare” i fondi, che in realtà non verranno mai erogati. Questo schema fraudolento, noto come task-based scam, può sembrare credibile all’inizio, grazie al supporto di persone che sembrano professionali. Allo stesso tempo è importante essere scettici sin dall’inizio e bloccare immediatamente i contatti sospetti. Con questa semplice operazione riuscirete a salvarvi da ogni tipo di raggiro.
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