Non tutti sanno quali sono i paesi europei in cui si lavora di più. Adesso spunta la classifica con settori, qualifiche ed orario settimanale.
Le ore di lavoro dei dipendenti sono un argomento che ancora oggi infiamma il dibattito pubblico. Infatti proprio il tempo dedicato al lavoro ha un impatto significativo sulla vita delle persone, influenzando la loro salute fisica e mentale, il benessere familiare e la qualità complessiva della vita. Le politiche relative alle ore lavorative possono quindi avere conseguenze dirette sulla società nel suo insieme. Ma questa non è l’unica problematica.
Infatti, le ore di lavoro sono strettamente collegate alla questione del bilanciamento tra lavoro e vita privata. In molte società moderne, vi è una crescente consapevolezza dell’importanza di conciliare le responsabilità lavorative con il tempo libero, il tempo trascorso con la famiglia e altre attività personali. Le discussioni riguardanti le ore di lavoro spesso si concentrano su come promuovere un equilibrio sano tra questi aspetti della vita di una persona. Adesso è possibile scoprire in quali paesi dell’UE si lavora più ore durante la settimana.
Paesi Europei, in quali si lavora di più: la classifica
Lavoro e orario sono due elementi strettamente connessi nel contesto dell’Unione Europea, dove le lunghe ore lavorative sono ancora una realtà per una parte significativa della forza lavoro. Secondo i dati forniti da Eurostat nel 2023, il 7,1% delle persone impiegate nell’UE ha lavorato a tempo pieno nel proprio impiego principale, con una particolare attenzione a coloro che hanno trascorso 49 ore o più a settimana al lavoro.
Tra i Paesi membri dell’UE emerge che la Grecia ha registrato la quota più alta di lavoratori con orario esteso, con il 11,6% della sua forza lavoro coinvolta in lunghe ore lavorative. Seguono da vicino Cipro (10,4%) e Francia (10,1%), con Italia e Portogallo a seguire nella classifica. D’altra parte, i tassi più bassi di ore lavorative prolungate sono stati registrati in Bulgaria (0,4%), Lituania e Lettonia (1,1% ciascuno).
È interessante notare che un numero significativo di lavoratori autonomi ha lavorato ad orario lungo, rappresentando il 29,3% del totale dei lavoratori autonomi. Mentre solo il 3,6% dei dipendenti ha registrato orari estesi. Questo fenomeno potrebbe riflettere le sfide e le pressioni uniche che i lavoratori autonomi affrontano nel gestire il proprio tempo e bilanciare la vita lavorativa e personale.
In termini di settori occupazionali, le ore lavorative prolungate sono risultate più comuni tra i lavoratori agricoli, forestali e della pesca qualificati, con il 27,5% di tutti i lavoratori in questa categoria impegnati in orari estesi. Anche i manager hanno registrato un tasso significativo, con il 21,9% di essi impegnati in lunghe ore lavorative. Questi dati rivelano quindi come vengono distribuite le ore lavorative nell’Unione Europea, evidenziando le differenze tra i Paesi membri.