Si prospetta un cambiamento importante per tutti gli utenti in merito alle bollette, ecco cosa accadrà a breve.
Gestire le utenze di casa può non essere facile, soprattutto in un periodo come questo in cui gli aumenti coinvolgono praticamente tutti i settori. I rialzi dei prezzi, infatti, li possiamo notare sin da quando andiamo al supermercato a fare la spesa, ma non lasciano esclusi nemmeno luce e gas.
Non è possibile ovviamente rinunciare a due servizi che sono importanti e indispensabili, ma non può che essere determinante trovare un sistema che possa consentire di ridurre le spese e dare così un po’ di beneficio al nostro portafoglio. Non è mai troppo presto per farlo, specialmente se in più occasioni ci siamo spaventati quando abbiamo visualizzato l’importo da pagare presente sulle bollette.
Non è certamente inusuale avvertire paura quando ci troviamo le bollette tra le mani in attesa di scoprire l’importo che si dovrà versare. Se questo dovesse risultare troppo alto è inevitabile cercare di modificare almeno parzialmente le proprie abitudini e fare il possibile per poter risparmiare, anche se questo potrebbe non essere sufficiente.
Tutti gli utenti dovrebbero però tenere a mente un’altra scadenza ormai prossima, che è destinata a influire sulla propria gestione delle utenze domestiche. A luglio 2024, infatti, è previsto l’obbligo di passare dal mercato tutelato a quello libero per chi non lo avesse ancora fatto, due sistemi profondamente differenti. Nel primo caso, infatti, il costo della materia prima cambia ogni tre mesi, sulla base delle decisioni dell’Autorità, e può condizionare in maniera decisiva i nostri conti, mentre nel secondo caso è possibile scegliere liberamente fornitore e tariffa che meglio corrispondono alle proprie esignze, con la garanzia che il prezzo resti bloccato per 12 o 24 mesi.
E’ comunque disponibile una terza via, che è bene tenere presente. Chi non lo fa, infatti, verrà reindirizzato in quello che viene definito Servizio a tutele graduali, predisposto da Arera per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica dopo la rimozione della tutela di prezzo. Si punta così in questo modo a ridurre il più possibile i disagi a chi teme di andare incontro a possibili disservizi o cambiamenti non così migliorativi.
Non si tratta però di una soluzione duratura, è bene precisarlo. Nell’arco di qualche tempo il passaggio al mercato libero sarà inevitabile. Quest’ultimo ha inoltre il vantaggio di decidere con chi sottoscrivere il contratto, mentre con le tutele graduali questo non è consentito.
Paradossalmente non sono pochi gli utenti che preferiscono, almeno fino a che è possibile, puntare sul Servizio a Tutele Graduali e tergiversare prima di passare definitivamente al mercato libero. Ma si tratta davvero di una mossa azzeccata?
In questo sistema passeranno comunque tutti gli utenti che attualmente sono come il regime di maggior tutela, ma che dopo il 1° luglio 2024 non avranno provveduto a effettuare alcuna modifica. Secondo quanto emerso da uno studio effettuato da Ref Ricerche, i costi sarebbero più bassi sia rispetto al mercato libero sia rispetto a quello tutelato. Adddirittura, si pagherebbero circa 130 euro in meno all’anno rispetto a quest’ultimo. Chi è titubante potrebbe quindi decidere di non effettuare alcun cambiamento.
In realtà, un panorama simile potrebbe favorire ancora di più a livello generale i clienti. Non è escluso infatti che tutti gli operatori che operano nel mercato libero possano proporre tariffe ancora più convenienti così da rendere più elevate le adesioni.
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