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Lavoro in Smart Working: chi potrà farlo nel 2024 e quali sono i requisiti

Sarà ancora una pratica possibile, ma non per tutti: ecco chi potrà lavorare in smart working nel 2024 e quali sono i requisiti.

Lo smart working non è altro che il lavoro a distanza – spesso eseguito comodamente da casa – grazie alle nuove e moderne tecnologie. Si tratta di una pratica che si è diffusa soprattutto durante la pandemia da Covid e che ancora oggi riguarda molti lavoratori.

Lavoro in Smart Working
Chi può ancora andare in smart working Sulmonaoggi.it

Tuttavia, dopo il rientro dell’emergenza sanitaria, numerosi lavoratori hanno avuto la possibilità di poter tornare a lavorare in ufficio. Ci sono invece altri dipendenti che possono continuare a lavorare da casa. Vediamo insieme quindi chi potrà continuare a lavorare in smart working nel 2024 e quali sono i requisiti per poter rientrare in questa categoria.

Chi potrà lavorare in smart working

Con il Decreto Anticipi, convertito poi in legge, è stato stabilito che fino al 31 marzo del 2024 potevano accedere allo Smart Working semplificato quei lavoratori in condizioni di fragilità e per i genitori under 14 del settore privato. Inoltre, dal 1° aprile 2024 c’è anche l’obbligo di sottoscrivere accordi individuali per poter accedere al lavoro agile, mentre dal 1° gennaio 2024 i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione hanno la possibilità di poter accedere allo Smart Working, ma solo in caso di problemi di salute o di famiglia.

Chi potrà lavorare in smart working 
Ecco cosa dicono le regole per quanto riguarda lo smart working Sulmonaoggi.it

Dunque dal 2024 hanno la possibilità di lavorare in Smart Working i genitori di figli under 14 e i lavoratori fragili. Tuttavia, per i lavoratori assunti nel pubblico sono valide le regole fissate dal 1° gennaio del 2024. Per quanto riguarda invece i lavoratori del settore privato, dal 1° aprile del 2024 questi non potranno più accedere allo Smart Working in modalità semplificata per via della mancata proroga del Decreto Anticipi. Nello specifico, possono accedere allo Smart Working nel pubblico i lavoratori in situazioni di gravi problemi di salute, familiari o personali. Inoltre, dovranno avere la priorità i lavoratori che hanno figli fino a 12 anni e i caregivers.

Per quanto riguarda il settore privato, non è più possibile attivare in modo informale lo Smart Working per i dipendenti. Tuttavia, è ancora possibile mediante la sottoscrizione di accordi individuali, dettagliando le modalità di lavoro agile. Inoltre, nell’accordo devono esserci anche le regole del diritto alla disconnessione, così come quelle previste per la protezione dei dati del lavoratore dell’azienda. Infine, i datori di lavoro dovranno comunicare l’inizio del lavoro entro 5 giorni mediante il portale Servizi Lavoro.

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