Il disagio causato da quello che comunemente si identifica come un “nervo accavallato” può essere notevolmente ridotto attraverso una serie di esercizi mirati.
Questi esercizi, facili da eseguire e adatti a tutti, mirano principalmente all’allungamento, al riscaldamento e al rinforzo muscolare della zona interessata.
Vediamo nel dettaglio come procedere.
Esercizi per evitare i nervi accavallati e i dolori alla schiena
Per alleviare il fastidio in mezzo alle scapole, è essenziale iniziare con degli esercizi di allungamento che coinvolgono la schiena, in particolare la parte dorsale. Un efficace punto di partenza prevede l’utilizzo di una porta:
- Posizione Iniziale: Stando in piedi con i piedi uniti a circa 30-40 centimetri dallo stipite della porta.
- Esecuzione dell’Esercizio: Utilizzando il braccio destro per afferrare lo stipite della porta e posizionando l’altro braccio verso l’alto, inclinare il busto a destra per sentire un allungamento lungo tutto il fianco del corpo.
- Durata: Mantenere la posizione per circa 30 secondi prima di ritornare alla posizione eretta e ripetere l’esercizio tre volte per ogni lato.
Questo semplice movimento aiuta ad allungare i muscoli intorno alla scapola, offrendo sollievo dalla tensione accumulata.
Un’altra tecnica utile comporta una torsione più marcata del busto:
- Torsione: Afferrando lo stipite della porta con il braccio destro, questa volta si cerca di far andare il bacino verso destra (come se si dovesse cadere), mantenendo forte presa sulla porta.
- Automassaggio con Pallina da Tennis: Per intensificare ulteriormente gli effetti benefici degli esercizi precedenti e lavorare direttamente sul punto dove si avverte maggior dolore o tensione muscolare (spesso erroneamente identificato come nervo accavallato), è possibile utilizzare una pallina da tennis inserita in un calzino lungo o nella federa di un cuscino.
- Posizionarsi contro una parete tenendo la pallina sul punto doloroso lateralmente rispetto alla colonna vertebrale.
- Effettuare piccoli movimenti verticali (su e giù) o laterali oppure rimanere fermi su quel punto fino a quando non si avverte un alleggerimento del dolore.
Quest’ultimo metodo offre un approccio praticabile ed efficace per automassaggiarsi nelle zone critiche, contribuendo significativamente alla riduzione delle tensioni muscolari.
Per rafforzare ulteriormente la schiena e migliorarne la postura potete sfruttare la posizione delle braccia a T:
- Alzando le braccia lateralmente fino a formare una “T”, cercate poi di avvicinare le scapole fra loro fino a sentire un leggero bruciore nella zona interessata.
- Mantenete questa contrazione per 20-30 secondi prima di rilasciare.
Ripetendo questi movimenti in diverse angolazioni (più su o più giù rispetto alla linea delle spalle), potrete individuari i punti specifici dove concentrarvi maggiormente in base alle vostre necessità personali.
Importanza dell’approccio olistico
È cruciale ricordarsi che gli esercizi sopra descritti servono principalmente come sollievo temporaneo dai sintomi associati alle tensioni muscolari spesso etichettate erroneamente come “nervi accavallati”. Per affrontarne le cause alla radice è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti del settore quali osteopati o fisioterapisti quali possono fornire diagnosi accurate e trattamenti personalizzati basati sull’origine specifica dei sintomi.
Attraverso questo articolo abbiamo visto come alcuni semplicissimi ma efficaci esercizi possano contribuire significativamente al benessere della nostra schiena riducendo i disagi causati dalle tensione muscolari spesso confuse con problematiche nervose più complesse. Ricordiamo sempre l’importanza dell’esecuzione corretta degli esercizi e dell’affiancamento da parte dei professionisti qualora i problemidi persistessero nonostante gli sforzi autonomi di miglioramento posturale e allevamento del dolore tramite automassaggio ed allungamenti mirati