Con l’annuncio del taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE), si apre una nuova opportunità per i mutuatari.
Questa decisione, che prevede una riduzione delle rate dei mutui a tasso variabile, potrebbe tradursi in un risparmio annuo fino a 700 euro.
Una notizia accolta con entusiasmo da molti cittadini che vedono alleggerirsi il peso delle rate mensili del proprio mutuo. La particolarità di questa agevolazione è che la sua fruizione non è vincolata alla presentazione dell’ISEE, rendendola quindi accessibile a un ampio spettro di persone.
Queste novità rappresentano una boccata d’aria fresca per molti cittadini europei alle prese con le spese legate ai propri immobili e confermano l’impegno delle istituzioni finanziarie nel sostenere l’economia reale attraverso politiche monetarie attente alle necessità delle famiglie.
Secondo le analisi condotte da Telemutuo.it, il risparmio annuale su un mutuo di 200.000 euro a tasso variabile potrebbe oscillare tra i 354 e i 708 euro, in base alla durata del prestito. Questo calcolo deriva dalla riduzione dei tassi d’interesse dal 4,5% al 4,25%, decisa dalla BCE. Tale misura segna una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi due anni caratterizzati da un continuo incremento dei tassi. Anche per i mutui di importi inferiori l’impatto è tangibile: ad esempio, su un prestito di 100.000 euro con durata ventennale si può arrivare a risparmiare fino a 13,50 euro al mese; mentre per uno di 200.000 euro esteso su trent’anni il risparmio mensile può toccare i 59 euro.
Gli analisti non escludono la possibilità che nei prossimi mesi possano verificarsi ulteriori tagli ai tassi d’interesse, portando così a incrementare ancora più significativamente il livello del risparmio per i titolari di mutui a tasso variabile. Alcuni esperti anticipano che già nel prossimo incontro della BCE potrebbe essere deciso un secondo taglio dei tassi dello stesso importo o addirittura più marcato, dell’ordine dello 0,5%. In tale scenario si stima che il beneficio economico mensile possa crescere ulteriormente: ad esempio, con un ulteriore abbassamento dello 0,25%, il vantaggio economico mensile varierà tra i 13,50 e i 27 euro per prestiti compresi tra i 100.000 e i 200.000 euro con durata ventennale.
Queste misure introdotte dalla BCE hanno anche l’effetto indiretto di influenzare positivamente il mercato immobiliare europeo: rendendo più accessibili le condizioni dei mutui si stimola infatti la domanda abitativa e si contribuisce alla stabilità del settore immobiliare in tempi incerti come quelli attuali.
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