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Hai delle ferie non godute? Attenzione: in questo caso possono essere liquidate in busta paga

Il tema delle ferie non godute rappresenta una questione di grande rilevanza sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

Con l’approssimarsi della scadenza del 30 giugno 2024, è importante fare chiarezza su come gestire le ferie maturate nel 2022 e non ancora fruite.

Ferie godute e...
Se non hai delle ferie godute… (SulmonaOggi.it)

La Costituzione tutela il diritto dei lavoratori a godere di periodi di riposo retribuiti, al fine di recuperare le energie e dedicarsi agli affetti familiari e sociali.

Le ferie, quindi, si distinguono da altre forme di assenza dal lavoro come i permessi o i ROL (Riposi a Ore Libere), essendo caratterizzate da un periodo minimo annuale garantito per legge (L. 66/2003) e da termini precisi entro cui devono essere fruite.

Ferie non godute, come regolarsi entro il 30 giugno

Una data cruciale da segnare sul calendario è il 30 giugno 2024: entro tale termine, infatti, i datori di lavoro sono tenuti a concedere ai dipendenti le ferie accumulate nel corso del 2022 e ancora non utilizzate. In caso contrario, si espongono a sanzioni amministrative e all’obbligo di calcolare e versare i relativi contributi previdenziali.

Contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare, le ferie non godute nei termini previsti dalla legge non possono essere liquidate in busta paga su richiesta del dipendente. Tuttavia, esistono due eccezioni significative: la cessazione del rapporto di lavoro e la presenza di giorni di ferie eccedenti il periodo minimo stabilito per legge. Solo in questi casi è prevista la liquidazione sotto forma di indennità sostitutiva.

Ferie godute e non
Come ricevere soldi delle ferie godute (SulmonaOggi.it)

Per quelle ferie maturate nel corso dell’anno solare precedente (nel nostro caso il 2022), ma non fruite entro la scadenza stabilita o un termine più lungo concordato tramite contratti collettivi nazionali (CCNL), sorge l’obbligo per il datore di lavoro di calcolarne i contributi previdenziali attraverso l’utilizzo del modello F24. A ciò si aggiunge anche la possibilità che venga applicata una sanzione pecuniaria amministrativa qualora tali obblighi vengano disattesi.

Mentre ci avviciniamo alla data limite del 30 giugno 2024, diventa essenziale per datori di lavoro comprendere appieno le normative vigenti relative alle ferie non godute. La gestione attenta ed informata delle stesse può evitare spiacevoli conseguenze legali ed economiche sia per l’azienda che per il singolo lavoratore.

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