A partire dal 1° luglio 2024, le regole per l’accesso e il mantenimento dell’indennità di disoccupazione Naspi e della Discol subiranno delle modifiche significative.
Queste variazioni sono state introdotte con il decreto coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 maggio scorso, che presto diventerà legge.
Le nuove disposizioni riguardano sia i lavoratori dipendenti che i collaboratori e potrebbero comportare la sospensione del sussidio per coloro che non rispettano i nuovi criteri.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) è un sussidio destinato ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro.
È possibile richiederla attraverso CAF, patronati o direttamente sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). La durata del beneficio è calcolata sulla base delle settimane contributive degli ultimi quattro anni, mentre l’importo corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi quattro anni.
La Discol è un indennizzo rivolto ai collaboratori coordinati e continuativi, compresi assegnisti di ricerca e dottorandi con borsa di studio iscritti alla gestione separata dell’INPS, che abbiano perso involontariamente il lavoro.
Non spetta a chi possiede una partita IVA o ricopre ruoli amministrativi in società o enti. La durata massima del beneficio è di 12 mesi e l’importo corrisponde al 75% del reddito medio mensile.
Il decreto coesione introduce l’obbligo per i percettori di Naspi e Discol di iscriversi alla piattaforma SEASL gestita dall’INPS. Questa piattaforma permetterà ai disoccupati di cercare lavoro nelle vicinanze della propria abitazione ed aumenterà i controlli sui beneficiari per evitare abusi come il lavoro nero durante la percezione del sussidio.
Introduzione alle novità per la Naspi e la Discol
La SEASL si propone come uno strumento innovativo nel panorama italiano dell’impiego, paragonabile ad un LinkedIn statale dove le offerte di lavoro vengono pubblicate direttamente dalle aziende senza intermediari.
L’intento è quello di facilitare l’incontro tra domanda e offerta lavorativa in modo più efficace ed efficiente.
Con l’introduzione della piattaforma SEASL si punta anche ad una maggiore trasparenza nella gestione delle indennità di disoccupazione.
Saranno rafforzate le sinergie con le banche dati regionali per garantire una diffusione più ampia delle offerte lavorative disponibili.
Le nuove regole prevedono che dopo il terzo rifiuto ingiustificato di offerte lavorative congrue entro sei mesi dall’inizio della disoccupazione – considerando anche fattori come distanza dal domicilio e adeguamento al profilo professionale – possa essere avviata la procedura per la sospensione dell’indennità.
Inoltre, viene data importanza alla formazione professionale: i beneficiari saranno incoraggiati a partecipare ai corsi disponibili sulla piattaforma SEASL.
Queste modifiche rappresentano un importante cambiamento nel sistema italiano degli ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione.
L’introduzione della piattaforma SEASl mira non solo a rendere più efficiente il processo di ricerca del lavoro ma anche a incentivare una maggiore responsabilità da parte dei percettori nell’accettazione delle proposte lavorative congrue al proprio profilo professionale.