Se hai queste monete potresti davvero estinguere il tuo mutuo, visto che ha un valore immenso.
L’aumento dell’interesse verso le monete rare non mostra segni di rallentamento, alimentato sia dalla passione dei collezionisti sia dall’apprezzamento del loro valore storico ed economico nel tempo.
Eventi come la vendita record dimostrano quanto il mercato delle antichità possa riservare sorprese incredibili, trasformando pezzi apparentemente comuni in veri tesori ricercati in tutto il mondo.
Moneta venduta a 162’000 euro
In un mondo dove il valore di oggetti e beni è in continua evoluzione, una storia recente ha catturato l’attenzione degli appassionati di numismatica e non solo. Si tratta della vendita record di una moneta da 50 dracme, che ha raggiunto la cifra strabiliante di 162.000 euro durante un’asta in Svizzera.
La moneta in questione appartiene a una serie molto rara emessa dal governo greco nel lontano 1876. Coniata presso la Zecca di Parigi, questa serie conta solamente 182 esemplari, rendendola estremamente preziosa agli occhi dei collezionisti. L’intento dell’allora nascente Stato greco era quello di promuovere la modernizzazione del Paese attraverso la coniazione di grandi monete d’oro, seguendo così il modello europeo.
La particolarità della moneta venduta per 162.000 euro risiede non solo nella sua rarità, ma anche nelle sue condizioni eccezionali. Certificata MS65+, essa rappresenta uno degli esemplari meglio conservati mai presentati sul mercato negli ultimi anni. Questa caratteristica ha sicuramente contribuito al raggiungimento del prezzo record durante l’asta svizzera, attirando l’interesse di un acquirente straniero.
Le dracme greche sono oggetto di grande interesse per collezionisti e studiosi grazie al loro valore storico, artistico e numismatico. Tra le più celebri troviamo la dracma di Alessandro Magno (336-323 a.C.), che raffigura Ercole con la pelle del leone di Nemea sulla testa e Zeus seduto su un trono sul rovescio. Anche queste monete possono raggiungere valori elevati a seconda dello stato di conservazione e della loro specifica rarità.
Non meno importanti sono altre tipologie di dracme come quella ateniese del V secolo a.C., famosa per il simbolo della “civetta” che rappresentava Atena sul dritto e una civetta sul rovescio – simbolo stesso della città-stato. Anche queste possono valere migliaia di euro se conservate adeguatamente.
Un altro esempio notevole è dato dalla dracma siracusana (V-IV secolo a.C.), ammirata per la bellezza del suo design che presenta il ritratto della ninfa Aretusa circondata da delfini sul dritto e una quadriga sul rovescio.