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Arriva un’ottima notizia per questi lavoratori: aumentano i permessi e anche gli importi

L’ARAN, Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha recentemente introdotto delle modifiche significative in merito al congedo parentale per i dipendenti pubblici.

Ma cosa cambia realmente per i dipendenti pubblici? Scopriamolo insieme.

Cosa cambia per i lavoratori?
Lavoratori cosa cambia? (SulmonaOggi.it)

Queste variazioni, emanate attraverso il parere CFC134b in ottemperanza alla Legge di Bilancio 2024, mirano a migliorare le condizioni dei lavoratori che decidono di usufruire del congedo parentale, aumentando l’indennità loro riconosciuta.

Fino all’introduzione delle nuove disposizioni, l’art. 34 del Testo Unico sulla maternità e paternità prevedeva che ogni genitore avesse diritto a tre mesi di congedo retribuiti al 30% della propria retribuzione.

Di questi tre mesi, uno poteva essere elevato all’80% della retribuzione ma solo in alternativa tra i due genitori. Le recenti modifiche hanno rivoluzionato questo schema: per l’anno 2024 si introduce la possibilità di godere di due ulteriori mesi di congedo parentale retribuiti all’80%, sempre in alternativa tra i genitori.

Dipendenti pubblici e congedo parentale: le novità

Dal 2025 le cose cambieranno ulteriormente: mentre il primo mese aggiuntivo continuerà ad essere retribuito all’80%, il secondo mese vedrà una riduzione dell’indennità al 60% della retribuzione. Questa nuova strutturazione offre ai neo-genitori maggior flessibilità e supporto economico durante il periodo del congedo parentale.

È importante sottolineare come queste normative debbano essere interpretate alla luce degli accordi collettivi nazionali del lavoro (CCNL) specifici per il settore pubblico impiego. In particolare, l’art. 28 del CCNL Comparte Funzioni Centrali stabilisce condizioni ancora più favorevoli per i neo-genitori nel primo mese di congedo parentale, prevedendo un’indennità pari all’intera retribuzione e usufruibile da entrambi i genitori.

Come fare col lavoro
Congedo parentale (SulmonaOggi.it)

Confrontando la situazione precedente alle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 emerge chiaramente un miglioramento nelle condizioni offerte ai dipendenti pubblici che scelgono di prendersi un periodo di pausa dal lavoro per dedicarsi alla famiglia. Inizialmente limitati a tre mesi spettanti una parziale indennizzazione ed un solo mese potenzialmente elevabile al 30%, ora hanno la possibilità nei primissimi anni dell’introduzione della norma (specificatamente nel 2024) di beneficiare non solo dei tre mesi spettanti ma anche due ulteriori spettanti una maggiore copertura economica.

È evidente come le recentemente apportate dall’ARAN rappresentino un passaggio significativo verso il riconoscimento dell’importanza del sostegno alle famiglie all’interno del settore pubblico italiano. Queste misure non solo offrono supporto economicoma anche promuovono una cultura lavorativa più inclusiva ed equilibrata tra vita professionale e personale.

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