Secondo la nutrizionista, non tutti gli alimenti sono adatti a essere conservati in freezer a causa della loro composizione.
In un mondo dove il congelamento degli alimenti rappresenta una pratica comune per conservare la freschezza e prolungare la durata dei prodotti, alcune rivelazioni della nutrizionista Bárbara Oliveira potrebbero sorprendere molti.
Nonostante ciò, molte persone continuano a congelarli per mancanza di conoscenza. Di seguito, esploreremo cinque alimenti che dovremmo evitare di congelare.
Alimenti da non congelare: le rivelazioni della nutrizionista
Comprendere quali alimenti sono meno adatti al congelamento può aiutare a preservarne meglio le qualità organolettiche ed evitare sprechi inutili in cucina.
La melanzana è uno degli alimenti che soffre maggiormente il processo di congelamento e scongelamento. “Quando viene scongelata, diventa molle a causa dell’elevato contenuto d’acqua e può anche presentarsi macchiata”, spiega la nutrizionista Bárbara Oliveira. Tuttavia, ciò non significa che debba essere completamente esclusa dalla lista degli alimenti da congelare, soprattutto se destinata alla preparazione di zuppe. Infatti, può essere tagliata insieme ad altri ortaggi e conservata in un sacchetto ermetico nel freezer, pronto per l’uso.
I pomodori crudi perdono la loro consistenza croccante dopo essere stati scongelati, diventando acquosi e quindi poco adatti all’utilizzo in insalate o piatti che richiedono pomodori freschi e sodi. Nonostante ciò, secondo Oliveira è possibile congelarli previa cottura o trasformazione in salsa.
Analogamente alla melanzana, anche la carota rischia di diventare troppo morbida dopo lo scongelamento. Tuttavia, questo ortaggio può trovare nuova vita se destinato alla preparazione di zuppe o se cucinato al forno o bollito prima del suo inserimento nel freezer.
La zucchina presenta caratteristiche simili alla melanzana per quanto riguarda l’elevato contenuto d’acqua; tuttavia “si congela bene senza macchiarsi”, puntualizza Oliveira. Sebbene possa risultare più morbida dopo lo scongelamento rispetto allo stato originale, rimane un ingrediente utilizzabile nelle ricette di zuppe o nei piatti cotti.
Il melone è costituito prevalentemente da acqua ed è proprio questo aspetto che ne determina la fragilità quando viene scongelato; tende infatti a diventare molle e acquoso rendendolo poco appetibile nella maggior parte delle preparazioni culinarie.
